Come nasce la prima permanente?

A Londra l’8 ottobre 1906 Il parrucchiere tedesco Karl Ludwig Nessler, meglio conosciuto come Charles Nestlè eseguì la prima permanente “ufficiale” nel suo salone.

A differenza di alcuni suoi predecessori che arrotolavano i capelli intorno a bacchette metalliche roventi per trasformarli in boccoli fluenti, l’acuto tedesco individuò una questione fondamentale: per rendere il cambiamento “permanente”, il calore non era sufficiente, quindi i capelli andavano precedentemente ammorbiditi e resi più docili grazie a un trattamento chimico con una sostanza alcalina. Solo allora potevano essere arrotolati intorno a bigodini metallici e riscaldati.

Così Nestlè decise di creare un sistema di bigodini di bronzoriscaldati elettricamente, che pendevano dall’alto e ai quali i capelli erano arrotolati in modo da essere allontanati dalla testa, per evitare di friggere il cranio delle clienti. Ogni bigodino pesava tra i tre e i quattro etti e si riscaldava così tanto che a volte finiva per bruciare la chioma.

Le problematiche non mancavano ovviamente: il processo era assai costoso per le clienti e la macchina molto ingombrante, senza trascurare i possibili danni a capelli e cuoio capelluto. Ma c’è di più: il timore, da parte degli acconciatori, che la meccanizzazione oscurasse l’aspetto creativo della professione, da sempre considerato prioritario.

Ciò nonostante Karl brevettò la sua invenzione e si trasferì negli Stati Uniti, dove in pochi anni mise in piedi un impero di saloni di bellezzaPerse tutto nella crisi del ’29, ma continuò a lavorare per diversi decenni durante i quali la permanente andò incontro a cambiamenti continui, fino alla modernità dei giorni nostri!

Facciamo dunque un salto ed arriviamo al 2020! Ad oggi il trattamento per la permanente è, generalmente, a base di sostanze chimiche sempre più arricchite, però, con numerosi agenti che si prendono cura dei capelli.

I nuovi capelli ricci sono fatti di onde morbide e naturali che si estendono su tutta la lunghezza. È proprio la morbidezza il tratto distintivo delle permanenti moderne.

Questo dipende dalle innovative permanenti alla cheratina, adatte ad ogni tipo di capello (anche il più sottile), che non aggrediscono il fusto del capello.

Siamo ben lontani da quelle voluminose chiome dai ricci molto stretti. Le permanenti del momento offrono la possibilità di scegliere non solo la dimensione del riccio grazie a varie tipologie di bigodini, ma anche l’altezza dalla quale far partire la permanente.

Grazie ai passi da giganti fatti in questi anni, si può parlare di prodotti rivoluzionari per capelli, che oltre a riparare in profondità i capelli danneggiati, li ristruttura dalla radice alle punte, interagendo con le molecole del capello.